3 dicembre 2024

SALVAMILANO SFASCIA ITALIA

L'ennesima aggressione al paesaggio urbano


Copia di beltrami3 (13)

Presentato oggi (3.12.2024) in ISPRA il Rapporto 2024 su Consumo di suolo, dinamiche territoriali e servizi ecosistemici a cura del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA).  

Afferma ISPRA: il consumo di suolo continua ad avanzare di circa 20 ettari/giorno e – al netto delle aree recuperate o ripristinate (poco più di 8 km2) – è cresciuto di 64 km2 in più rispetto all’obiettivo di azzeramento del consumo di suolo netto al 2030. Nel 2023 la riduzione dell’”effetto spugna”, ossia la capacità del terreno di assorbire e trattenere l’acqua e regolare il ciclo idrologico, secondo le stime, costa al Paese oltre 400 milioni di euro all’anno. Un “caro suolo” che si affianca agli altri costi causati dalla perdita dei servizi eco sistemici e ulteriormente aggrava le fragilità ambientali e climatiche del nostro Paese. “Occorre un Piano nazionale di ripristino” afferma il direttore Stefano Laporta.

E lo afferma anche l’Unione Europea che con la Nature Restoration Law prevede che i 27 stati membri ripristinino entro il 2030 il 20% degli ecosistemi degradati in ambito urbano, agricolo e forestale, corsi d’acqua, … mediante apposito Piano di ripristino da presentare entro il 1° settembre 2026.   

Tutto ciò mentre alla Camera è stato approvato il ddl Salva Milano, pronto ora per l’approvazione al Senato entro fine anno. Per alcuni un maxi condono, per altri – i più- un accadimento poco noto e poco rilevante.  Quel che è certo è che riguarderà l’Italia intera (non solo Milano) consentendo crescita edilizia fuori controllo proprio in virtù di regolamentazioni ad hoc e anomale (per alcuni incostituzionali) che potrebbero consentire demolizioni di piccoli fabbricati/capannoni/… anche abusivi ! e ricostruzione in loco di ben maggiori volumetrie (come accaduto nei 150 cantieri bloccati dalla magistratura a Milano) senza alcun piano attuativo. 

E gli obiettivi di Rigenerazione urbana, Ripristino dell’ecosistema urbano, Lotta al cambiamento climatico, incremento della vivibilità delle città, …..  ? 

Nel mondo, molte città stanno lavorando proprio sullo spazio aperto, riducendo densità e incrementando il verde, riportando la Natura in città come previsto da piani-programmi-progetti globali e locali che proprio a partire dagli spazi interclusi, dagli interstizi urbani  – non solo le grandi aree dismesse- cercano e trovano occasione per generare qualità urbana e benessere per i cittadini. Innumerevoli casi dove quartieri sia rigenerati che nuovi, sempre vedono lo spazio aperto protagonista per la sicurezza e il benessere dei cittadini, tra alberi, arbusti, erbacee che oltre a favorire ritenzione, infiltrazione depurazione delle acque, riducono polveri e inquinanti dell’aria, ombreggiano  e mitigano le isole di calore, generando un  microclima attrattivo e di benessere, e i  preziosi e gratuiti servizi ecosistemici, anche culturali.

E se nei cortili urbani anche noi mettessimo Natura invece che altra edilizia e cemento?  

Flora Vallone

Architetto e paesaggista



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