16 luglio 2024

TAVOLO DELLE IDEE PER IL FUTURO DELL’IPPODROMO LA MAURA

I coordinamenti per il no, diventano coordinamenti propositivi


sala (7)

L’Ippodromo La Maura è una vasta area verde privata ma che rientra nel Parco Agricolo Sud è stato inaugurato 9 anni fa, con il rifacimento della pista e la costruzione di una tribuna spettatori, come sede delle gare ippiche del trotto a Milano.

La sua vita è durata poco, oggi 2024, è già una struttura che non ha più attività ippica: dal 26 aprile 2024 l’impianto del trotto è ufficialmente un’area dismessa. La tua attività è stata convogliata nella adiacente struttura Snai, conosciuta meglio come quella del Galoppo (decisamente più famosa e storica). 

L’Ippodromo La Maura (Via Lampugnano, 95, 20151 Milano MI) però non è stato solo ippica e corse di cavalli (con annesse scommesse) ma soprattutto negli ultimi anni anche sede di concerti e quindi diventato anche simbolo di intrattenimento per Milano

L’area non è sicuramente adatta ad ospitare eventi da 80mila persone e auto annesse non tanto per la capacità di spazio interno (dove di persone potrebbero starcene anche di più) ma per i fatto che è inserito nel contesto residenziale del quartiere Gallaratese fatto di condomini, strade strette e assenza di parcheggi.

Nel corso del 2023 ci fu anche l’idea di costruire su questo terreno la nuova cittadella del Milan con annesso stadio da 70mila posti: solo una massiccia mobilitazione popolare promossa dal “Coordinamento” e da altre associazioni e con la partecipazione di 5000 persone che abbracciarono fisicamente tutto il perimetro, fece capire che non si poteva procedere.
E il Milan si indirizzò verso San Donato (per poi scoprire che è stata tutta una farsa e tornare alla ristrutturazione di San Siro).

L’Ippodromo La Maura, è anche un luogo strategico e nevralgico dal punto di vista ambientale, in quanto perno centrale di una vera e propria autostrada ambientale che entra in Milano Nord Ovest, fino a Piazzale Lotto grazie al sistema parchi e ippodromi: infatti il collegamento continuo fra Bosco in Città, Parco delle cave, parco di Trenno, Ippodromi di allenamento e gare di Trenno e San Siro costituisce una ricchezza per la biodiversità unica nella zona. Da preservare.

Queste aree verdi costituiscono al tempo stesso però una grande attrazione e minaccia derivante dagli appetiti speculativi di natura edilizia: dove trovare infatti spazi così grandi, vergini, in zone strategiche su cui pensare e progettare case, condomini?

In negativo c’è già stato un pericoloso precedente, lo storico impianto del Trotto di via Piccolomini, accanto allo stadio, dismesso nel 2012, venne trasformato, grazie a una determina dirigenziale del Comune di Milano, in area edificabile, dove è tuttora in costruzione un’area residenziale. Anche l’Ippodromo La Maura corre lo steso rischio?!

La tutela del verde de La Maura rappresenta un impegno prioritario e strategico per Milano: perché una speculazione immobiliare qui, significherebbe una trasformazione irreversibile, per sempre, della qualità ambientale dell’intero territorio dell’Ovest milanese.

Proprio da queste considerazioni e dai rischi di continue minacce, il “Coordinamento”  (comitato di cittadini) ha deciso di passare da una continua difesa dalla minaccia del momento ad una fase proattiva e propositiva.

La prima azione è stata, grazie all’impegno dei cittadini, quella di depositare in Soprintendenza circa 5000 firme a sostegno della richiesta (sostenuta da Italia Nostra, WWF e Legambiente) di estendere il vincolo monumentale vigente su Galoppo e Pista Trenno, anche sulla pista Maura. 

Con un vincolo monumentale, l’area risulterebbe salvaguardata da una legge dello stato, di livello superiore rispetto alle norme urbanistiche di Comune e Regione, immodificabile da piani e varianti

La seconda azione è stata quella di avviare, come Coordinamento Parco Ovest Milano, un gruppo di lavoro per elaborare proposte concrete per un futuro riuso dell’area mantenendone la connotazione a verde. Progetto da discutere sia con la proprietà e con tutti gli attori pubblici coinvolti (Comune, Parco Sud, Città Metropolitana, Soprintendenza). 

Questo si è concretizzato nel lancio di un grande sondaggio popolare (link al sondaggio https://forms.gle/A2uye3ovbe9N7ZzF9) proprio per individuare le idee migliori seguendo tre filoni:

  1. Proposte “natura” (esempio Spazio di coltivazione bio a km zero, Parco bio-diversità, Nature o Forest Schools, allevamento aperto, Orti da assegnare, Labirinto milanese
  2. Proposte “sport” (ad esempio Centro polisportivo, Bike Park, Parchi giochi tematici, Maneggio e ippoterapia, pratica «golf»
  3. Proposte “cultura-didattica”(ad esempio scuola dei mestieri ippici, parco della Creatività, Repair Café con laboratori d’arte per i bambini, servizi per riparare piccoli elettrodomestici), Scuola di musica

Il gruppo di lavoro è tuttora operativo pronto a sviluppare le tre idee vincenti che nel mese di luglio risulteranno le più votate.

Queste iniziative popolari come il “Tavolo delle Idee” ma anche l’iniziativa per la “raccolta di firme per estendere il vincolo all’Ippodromo” o come l’evento per “Abbracciamo l’Ippodromo in difesa dal progetto di costruzione del nuovo stadio nel Parco Sud”, fanno bene al cuore e alla città di Milano. 

I comitati popolari si stanno evolvendo sempre più dai classici “Comitati del No” ai comitati proattivi e propositivi dove si elaborano nel contempo proposte e ci spende in prima persona,

Queste dimostrazioni di grande partecipazione popolare, in forte contrapposizione ad esempio alle affluenze al voto politico (o europeo) sono la dimostrazione che i cittadini vogliono “esserci” vogliono “partecipare” e quando gli viene offerta la possibilità lo fanno, spendendo il proprio tempo, spesso i proprio denaro in idee in cui credono.

Non è poi così difficile da capire per le nostre istituzioni locali o nazionali.

Massimiliano Favoti

Portavoce Coordinamento per la tutela del verde cintura urbana di Milano – Parco Oves

Copia di copertina 6 (1)



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