16 luglio 2024
M4MH MILANO 4 MENTAL HEALTH. RICONOSCERE E SUPERARE IL DISAGIO PSICHICO
L'importanza della salute mentale
16 luglio 2024
L'importanza della salute mentale
Tra le gli obiettivi dell’Agenda 2030 per promuovere lo sviluppo sostenibile e il benessere psicosociale di tutte e di tutti a ogni età, oltre all’Educazione di Qualità, alla Non Discriminazione e alla Parità di genere, c’è la Salute Mentale, che secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità è parte integrante della salute dell’individuo e fondamento per la salute delle nazioni.
Secondo i dati raccolti dagli Enti che si occupano di studiare il tema a livello globale (World Health Organization, Global Burden Disease, Mental Health Index 2.0 Report, rapporto UNICEF) una persona su otto in tutto il mondo vive in condizioni di salute mentale che presentano criticità per la salute fisica e il benessere e che influenzano le capacità di relazione con gli altri e la disponibilità di mezzi di sussistenza.
La pandemia, inoltre, è intervenuta su una situazione già critica, causando un incremento dei casi di disagio mentale, ansia, disturbi del comportamento alimentare e depressione.
L’insorgenza delle malattie psichiatriche si manifesta nei tre quarti dei casi prima dei 25 anni, con una comparsa dei sintomi sempre più precoce: la percentuale di bambini e adolescenti colpiti arriva a toccare il 20% e un adolescente su sette tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale diagnosticato (89 milioni sono ragazzi e 77 milioni ragazze). Il suicidio è una fra le prime cinque cause di morte nel mondo fra i 15 e i 19 anni, ma in Europa occidentale diventa la seconda, dopo gli incidenti stradali.
L’Osservatorio sulla Salute Mentale attesta che in Italia le diagnosi di disturbi mentali sono in continua crescita, con aumenti del 30% soprattutto nelle categorie più fragili e nei più giovani: le giovani generazioni, infatti, sono sempre più connotate da povertà vitale, cioè da una pericolosa mancanza di riferimenti affettivi e valoriali, incertezza per il futuro, insicurezza progettuale, che amplificano con ogni evidenza le difficoltà educative degli adulti di riferimento, genitori e istituzioni[1].
A fronte di questi dati raccolti dalle rilevazioni in materia, anche le previsioni statistiche non sono confortanti, in quanto attestano che depressione e altre malattie psichiche saranno le più diffuse nel mondo già prima del 2030.
Un campanello d’allarme che non può e non deve essere ignorato.
Mentre è in genere alta tra gli addetti ai lavori la consapevolezza delle problematiche della salute mentale, permangono distacco e diffidenza sia tra la gente comune, che in parte del mondo dei decisori politici. Alla luce della carenza di risorse, di un numero di specialisti e strutture non congruo, dell’incapacità di garantire continuità nell’assistenza ai pazienti e dell’insufficienza di azioni di sensibilizzazione della popolazione sulla cultura psichiatrica, appare sempre più urgente agire contro lo stigma che impedisce di vedere e superare il disagio psichico e non appare ulteriormente procrastinabile la creazione di una rete di assistenza primaria e di servizi di diagnosi e cura, attraverso un’azione condivisa e sinergica da parte delle realtà associative, istituzionali, sanitarie e imprenditoriali.
Come ha affermato Francesco Starace, presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica e promotore dell’Appello SIEP per la Salute Mentale, se non si pone attenzione al vero capitale della nostra salute mentale, che è il capitale umano, il sistema non riuscirà a progredire.
Bisogna investire per la salute mentale attraverso azioni di supporto al benessere emotivo, psicologico e sociale e rendere sempre più capillare la consapevolezza che “non c’è salute senza salute mentale”.
Con il progetto M4MH – Milano 4 Mental Health – la città di Milano appare al centro delle riflessioni e dei confronti a livello nazionale sul tema della salute mentale.
L’Assessorato a Welfare e Salute, guidato da Lamberto Bertolè, anche presidente della Rete Italiana Città Sane dell’OMS, sottolinea la necessità di promuovere e aumentare una nuova cultura sul tema della salute mentale e sollecita l’urgenza di metterne al centro la tutela, partendo dalla promozione di azioni di prevenzione dedicate alle fasce di popolazione più giovane e più fragile.
Il documento “Salute mentale bene in Comune”, in particolare, ha riscosso l’attenzione di molti Comuni a livello nazionale e nasce con l’ambizione di orientare le strategie dei più alti livelli decisionali per superare problemi come il sottofinanziamento, la carenza di personale e i pregiudizi.
Tutti possiamo contribuire a diffondere questo documento, a farlo scoprire e sottoscrivere., così da consolidare la consapevolezza che è fondamentale porre la salute mentale al pari della salute fisica..
Mentre è impegnato a sostenere azioni di prevenzione che rendano disponibile il supporto psicologico nelle varie fasi della vita e contribuiscano a creare ambienti urbani che non siano fonte di stress, ma piuttosto luoghi che sostengano il benessere fisico e mentale, l’Assessorato a Welfare e Salute sta definendo nel dettaglio una progettualità triennale, condivisa con gli enti del terzo settore, per ulteriori attività di supporto sul tema salute mentale, che riguardano le sfere dell’abitare, della marginalità, del lavoro e della lotta allo stigma. Questa progettualità è finanziata con 4,3 milioni di euro.
A 100 anni dalla nascita di Franco Basaglia, che rivoluzionò la cultura della salute mentale e la storia delle cure psichiatriche in Italia, è importante raccogliere e conservare la sua eredità, cioè la consapevolezza che dietro a ogni disagio mentale, c’è sempre una persona con dei diritti: la patologia non deve essere negata, ma non deve neppure diventare un’etichetta: è solo uno degli aspetti della persona, che è anche tanto altro.
Rita Bramamnte
[1] G. SANI, Adolescenti e disturbi dell’umore. Come possiamo aiutarli, Il Mulino, 2021; M. AMMANITI, I paradossi degli adolescenti, Raffaello Cortina, 2024
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