21 maggio 2024

MILANO E FIRENZE GEMELLATE NEL NOME DI LEONARDO

Festeggiamenti per il Centenario della “Statale”


ta (20)

 “Nel segno di Leonardo: tra Firenze e Milano. Il progetto della conoscenza”: i festeggiamenti per il Centenario della “Statale” proseguono con un’occasione straordinaria e suggestiva nella cornice della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, dove il Priore ha accolto Autorità e studiosi, ma soprattutto la cittadinanza, che ha affollato la navata centrale. 

Siamo nel luogo più leonardiano di Milano, il refettorio del convento domenicano decorato con il grande murale, in cui le figure degli apostoli con le loro reazioni emotive hanno moto e fiato, grazie a un segno che riesce a imitare li moti de li muti, a incidere nella nostra vista e nel nostro pensiero. Leonardo è iniziatore della maniera moderna di dipingere.

L’evento milanese si collega a quello sulla figura poliedrica del genio rinascimentale e sugli studi sul tema dell’acqua, andato in scena presso l’Ateneo fiorentino: in occasione della ricorrenza del primo centenario di attività le due Università hanno scelto, infatti, simbolicamente le date di nascita e morte del grande scienziato, filosofo naturale, inventore e artista, per testimoniare l’osmosi fra Firenze e Milano fra Quattrocento e Cinquecento. Hanno individuato proprio in Leonardo il trait d’union più evocativo, perché ha saputo unire discipline apparentemente distanti, parallele, ma interconnesse, come arte, fisica e botanica e mettere in relazione in modo armonico la dimensione umanistica e quella scientifica. 

Alla base di tutta la ricerca di Leonardo c’è la Natura vivente come mentore e modello.
Viene presentato da Fritjof Capra, autorevole fisico e teorico dei sistemi, co-fondatore del Center for Eciliteracy in California, così come lo ritrae nel suo recente saggio “Leonardo da Vinci. Lo scienziato della vita”, che raccoglie in un unico volume tutti gli studi che l’Autore ha dedicato al genio vinciano.

A partire dagli scritti di botanica, passando per la fluidodinamica, l’anatomia e l’embriologia, Capra spiega che Leonardo ha saputo cogliere i collegamenti tra fenomeni attraverso una somiglianza di schemi, grazie alla sua eccezionale capacità di connettere fra loro osservazioni e saperi di discipline diverse. 

Proprio per questo può essere considerato un pensatore sistemico e l’inventore e precursore del metodo sperimentale prima di Galileo. 

Per tutta la sua vita – a partire dall’infanzia a Vinci – Leonardo studiò, disegnò e dipinse le rocce e i sedimenti della Terra, modellati dall’acqua e la crescita delle piante, modellata dal loro metabolismo e analizzò l’anatomia del corpo in movimento. 

Alla natura nulla manca e nulla è superfluo: per la capacità di guardare alla natura e di osservare e studiare processi naturali e metabolici per progettare tecnologie e innovazioni sostenibili, che possano apportare benefici alla società e all’ambiente, Leonardo è anche precursore della biomimetica

L’intervento di Capra rivela inoltre che Leonardo può essere ritenuto un ecologista ante litteram, nonché un antesignano dell’ecodesign, in cui la natura vivente è mentore e modello: oggi la visione olistica ed ecologica di Leonardo dimostra il suo pensiero anticipante rispetto a una visione del mondo più meccanicistica, che ha caratterizzato per esempio il pensiero cartesiano, e la capacità di intuizione e di sintesi di pensiero appare ancora rilevante e attuale per la scienza del XXI secolo.

Leonardo è anche il primo botanico, come spiega Stefano Mancuso, neurobiologo di fama internazionale, direttore del Laboratorio Internazionale di Neurobiologia Vegetale (LINV) dell’Università degli Studi di Firenze: se per 1000 anni la botanica consisteva in una lista di piante e le conoscenze erano state sempre le stesse,  Leonardo raccoglie un’ enorme quantità di materiale e scopre la filotassi, individuando le formule che descrivono disposizione foglie su un ramo nella maniera più efficiente e apre la strada alla dendrocronologia e dendroclimatologia, identificando moduli primigeni che si ripetono nell’architettura delle piante. 

Leonardo spalanca una porta su un mondo considerato fino a quel momento più prossimo al mondo inorganico e delinea compiutamente la prospettiva interdisciplinare di una scienza che ricolleghi l’uomo con la terra vivente,  con la natura intesa come vita di tutte le specie insieme. Per dirla con uno slogan: natura è essere nati!

Che cosa può insegnare ancora Leonardo agli studenti di oggi? Che il pensiero è fatica,  richiede studio e lavoro costanti,  ma è fruttuoso se sa vedere la luce; che sono necessari Amore verso la Natura e il suo mistero, ma anche stupore, curiosità, desiderio verso la conoscenza e forza interpretativa e che al centro bisogna porre il benessere dell’essere umano: il desiderio di conoscere è normale per l’uomo bono.

L’opera sterminata di Leonardo può oggi essere riletta e reinterpretata con strumenti di lavoro più moderni, messi a disposizione dalle tecnologie e anche questa può essere una prospettiva intrigante per nuove generazioni di studenti.

Prossimi appuntamenti con Leonardo a Milano: il primo, lo schizzo attribuito a Leonardo “Studio per la testa di Leda”, eseguito a sanguigna, con la tecnica leonardesca “red on red”, custodito presso il Civico Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco, che sarà esposto fino all’8 agosto.

Sta riprendendo il restauro della Sala delle Asse, ove Leonardo inventa un pergolato composto da un fitto intreccio di gelsi, che lascia solamente intravvedere brani di cielo, ottenendo l’annullamento delle pareti
e regalando allo spettatore la sensazione di percepirsi all’interno di un grande spettacolo naturale.

Rita Bramante


Temi correlati:

Condividi

Iscriviti alla newsletter!

Per ricevere in anteprima sulla tua e-mail gli articoli di ArcipelagoMilano





Confermo di aver letto la Privacy Policy e acconsento al trattamento dei miei dati personali


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Tutti i campi sono obbligatori.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.


Sullo stesso tema


17 dicembre 2024

IL CASO “5POINTZ”

Carlo Lolla



2 luglio 2024

LA SPIRITUALITÀ DI JOSEPH BEUYS

Carlo Lolla









9 gennaio 2024

IL PRESEPE DELLA MEMORIA DEL LAGER

Rita Bramante



17 ottobre 2023

MUDEC. PALINSESTO 2023-2024

Rita Bramante


Ultimi commenti