
Nei giorni scorsi (delibera GC 496 del 13 aprile 2023) la Giunta ha dato avvio a una nuova revisione del PGT. Nella relazione della delibera si parla giustamente di stima del fabbisogno pregresso di attrezzature pubbliche a servizio, di politiche per la casa per l’inclusione sociale, di attenzione alle regole morfologiche e al disegno della città.
Questa potrebbe quindi essere l’occasione per superare alcuni noti limiti del PGT vigente, ovvero di procedere, fra le altre cose:
- a una più esatta stima della domanda abitativa non solvibile sul libero mercato e delle capacità di risposta delle soluzioni messe in atto (e quindi non solo un’utile individuazione dei segmenti della domanda, ma anche il corretto dimensionamento della domanda e dell’offerta complessiva, ovvero, in parole povere: quante famiglie hanno bisogno di un alloggio popolare? E quante riusciranno ad ottenerlo?). Si tratta di una tema già da tempo rilevato dai dati a disposizione ma anche dall’esperienza comune, che finalmente si è deciso di affrontare in modo adeguato
- alla valutazione della domanda di servizi irrisolta (ci sono abbastanza piscine? Abbastanza asili nido? Dove mancano di più? O, al contrario, dove sono sovrabbondanti e si possono rifunzionalizzare o dismettere?)
- alla valutazione dei relativi costi economici di realizzazione e manutenzione, e delle modalità di reperimento delle relative risorse (nel PGT vigente manca la relazione economica richiesta dalla legge)
- a una più esatta stima degli utenti della città, tenendo conto sia dei cosiddetti city users sia delle nuove funzioni da insediare negli ambiti di rigenerazione (stima che l’attuale relazione di PGT reputa “ardua” – e quindi non è stata fatta), sia infine degli abitanti che andranno ad insediarsi negli edifici non computati dell’housing sociale
- all’individuazione, ad oggi carente malgrado una precisa disposizione di legge, dei beni storici e architettonici non tutelati, situati prevalentemente nelle periferie, al fine sia della loro riqualificazione, ma anche come elemento di riconoscimento e di valore identitario per gli abitanti
- ai quali aggiungere elementi di maggiore dettaglio ma di grande rilevanza come la riscrittura di alcuni passaggi normativi o la verifica non solo dimensionale ma anche localizzativa degli esiti di alcune disposizioni come quelle relative al meccanismo della perequazione.
Per operare efficacemente tale revisione del PGT, notoriamente uno degli elementi di successo è poi quello di saper ben coniugare continuità e innovazione delle politiche urbane. Al fine di dare un “colpo d’ala” alle attuali politiche cittadine appare quindi utile che oltre all’apporto degli uffici comunali (che possono garantire la continuità) l’Amministrazione si avvalga anche del contributo di esperti esterni di chiara fama e indipendenza culturale, competenti ad esempio in materia economica, ambientale, urbanistica, sociologica, legale e di mobilità, che portino uno sguardo innovatore e disincantato che possa aiutare a superare le attuali criticità e ad affrontare e risolvere in particolare i temi appunto giudicati “ardui”, per fare compiere alla città il salto di qualità che merita.
Il Comune infine inviterà con un avviso (che magari nel frattempo è già uscito) i cittadini a contribuire con valutazioni e suggerimenti alla revisione del PGT. Ci saranno trenta giorni di tempo, chi vuole partecipare può farlo!
Gregorio Praderio
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