22 febbraio 2022

LE ATTUALITÀ MILANESI


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LETTERA DEL 02.03.2022

Care lettrici e cari lettori, 

di seguito la Lettera da ArcipelagoMilano, per commentare con prontezza – i mercoledì nei quali ArcipelagoMilano non è online nella sua versione integrale – quel che accade nella nostra città. 

Buona lettura.

Luca Beltrami Gadola

Indice:

– Venti di guerra

– L’agenzia per la casa

– Lo stadio di San Siro e il “Contado”

– Quali azioni a breve per la vivibilità della città?

VENTI DI GUERRA

Quando i venti di guerra soffiano di nuovo improvvisamente in Europa, venti terribili per chi come me, anche se cinquenne allora, ha visto nell’ultima Guerra Mondiale devastata la vita e la perdita del proprio padre partigiano, ecco che dalla memoria riappaiono ricordi che ti fanno dire: un’altra guerra mai.

L’altro effetto è di ridimensionare la scala delle priorità e considerare gli avvenimenti del tuo quotidiano come questioni irrilevanti sulle quali fai fatica a ragionare e a scrivere.

Dobbiamo occuparci delle piste ciclabili e criticare la dissennatezza con la quale sono state progettate? Dobbiamo occuparci degli ex scali ferroviari e anche qui della dissennatezza con la quale da tre sindacature si è gestito il loro utilizzo, con una classe di governo locale priva di progettualità e subalterna rispetto sia alle Ferrovie dello Stato che agli interessi degli immobiliaristi senza alcun rispetto per i beni comuni? 

Sono questi i problemi che dovremmo affrontare mentre sembra probabile che ci si debba aspettare una economia di guerra?

Ho letto che in questa battaglia i baluardi da difendere sono le città, e lo vediamo: più difficili da espugnare se i cittadini sono pronti ad una guerra casa per casa.

Anche alcuni sindaci hanno rivendicato un loro ruolo.

La domanda che bisogna farsi è forse anche un’altra: le città sono il palcoscenico sul quale sono andate in scena le magnifiche e progressive sorti dell’economia liberista che ha trionfato insieme alla globalizzazione. Su questo modello non abbiamo nulla da dire?

La speranza che ognuno di noi ha in cuore è che la vicenda possa concludersi ancora per via diplomatica e che questo esito sarebbe manna, forse immeritata, piovuta dal cielo. 

Tutti plaudono alla rinnovata unità della UE e più in generale dei governi che la compongono come è stato, con molte esitazioni, di fronte al Covid ma ce ne ricorderemo? Quanto poco tempo passerà perché il baratro che si è aperto di fronte a noi sia dimenticato?

La generazione attuale vedrà un nuovo equilibrio geopolitico accettabile? 

Temo di no, perché uno dei presupposti sarebbe una più equa distribuzione della ricchezza nelle nazioni e nel mondo e noi stiamo andando dall’altra parte, da noi con buona pace dei di una classe politica attenta solo alla propria autoconservazione.

LBG

L’AGENZIA PER LA CASA

Il problema di una gestione unitaria del patrimonio di edilizia residenziale pubblica (ERP) non è certo una novità, se ne parla da anni ma non sono sicuro che questa iniziativa dell’assessore Maran abbia successo, anche se me lo auguro perché così non su può andare avanti, soprattutto se il successo è legato agli umori politici del sindaco di Milano e del Presidente della Regione Lombardia.

Poco dopo esser stato eletto sindaco (giugno 2011) Giuliano Pisapia mi nominò rappresentate del Comune di Milano nel Consiglio di Amministrazione di Aler. 

Dopo un anno, se ricordo bene, inviai al Sindaco una sorta di relazione sulla mia attività di consigliere e feci presente che non era possibile che il patrimonio di edilizia residenziale pubblica di Milano fosse gestito da due enti diversi per mille motivi che non sto qui ad elencare.

Nel fare questa relazione indicai anche al Sindaco quali potevano essere le vie tecnico-amministrative per arrivare ad una gestione unica che vedesse i due partner affiancati, sciogliendo i nodi di tipo politico che si sarebbero presentati inevitabilmente.

La situazione era resa complicata dalla vendita fraziona effettuata da Aler su alcuni dei suoi immobili diventati da quel momento condomìni.

Si usciva tra l’altro da un cambio di Gestione del patrimonio del Comune affidato in gestione ad una società esterna, La Romeo S.p.A., che aveva dato pessimi risultati tanto da costringere il Comune a riprendere la gestione diretta, oggi affidata a MM.

L’idea di questa sorta di gestione unitaria piacque a parole ma non se ne fece niente; come sempre ebbe il sopravvento la politica, la logica del potere: quello di chi gestisce denaro, quello di chi pensa al suo bacino elettorale, un patrimonio personale che nessun vuole mettere in discussione.

Oggi ci si riprova ma l’avvicinarsi di nuove scadenze elettorali non crea il clima migliore per questo tipo di operazioni.

Mi auguro che ce la si faccia o che almeno si affronti il problema perché non si tratta solo di architetture politico-formali ma anche di problemi tecnologici e di regolamento edilizio che vanno ripensati.

Sono anni che vado ripetendo che l’edilizia residenziale pubblica è una infrastruttura abilitante e indispensabile a un Paese come lo sono le ferrovie, gli aeroporti, gli ospedali e così via.

Oggi parlando di infrastrutture abilitanti su guarda alle reti di comunicazione, all’agenda digitale, alle piattaforme per aumentare la produttività: questioni di oggi certo.

Ma anche la vecchia casa accessibile a tutti “deve” diventare una struttura abilitante.

LBG

LO STADIO SAN SIRO E “IL CONTADO”

I fondi proprietari di Milan e Inter stanno considerando nuovi siti nella Città Metropolitana di Milano per costruire in nuovo stadio. Il commento del sindaco Sala «la mia unica paura è di rimanere con il cerino in mano che si chiama San Siro. Se le società dovessero andare da un’altra parte sarebbe un grande problema». E’ questa la preoccupazione del sindaco di Milano e della Città Metropolitana? Nessun problema di pianificazione e di impatto urbanistico nei comuni interessati, infrastrutture dei trasporti incluse? Nessuna domanda sul progetto che non c’è? Nessun sentore di fregatura da parte di due fondi che metterebbero sul mercato il valore nominale non tanto del nuovo stadio, bensì quello delle cubature degli edifici che lo accompagnano? San Siro e i 29 ettari pubblici circostanti non sono un problema per un sindaco, piuttosto sono un impegno di pianificazione urbana che richiede una visione legata alla qualificazione sostenibile e partecipata della città. Il sindaco Sala deve sapere che non è il delegato di una società statunitense e di una cinese ma degli abitanti di Milano e, di default, di quelli metropolitani. Vogliamo aiutarlo, per questo abbiamo proposto alla Presidente del Consiglio Comunale di Milano Elena Buscemi di attivare le procedure per l’Udienza Pubblica sulla qualificazione dello stadio esistente e dell’area circostante. Per quella metropolitana ha dato una risposta a Milan e Inter, nonché una indicazione adeguata, il sindaco di Segrate Micheli “ No all’invasione bisettimanale di 80mila tifosi, meglio un polo universitario”. Ah, la saggezza del Contado.

Fiorello Cortiana

QUALI AZIONI A BREVE PER LA VIVIBILITÀ DELLA CITTÀ?

Notizie non buone sul fronte mobilità-vivibilità delle città. Il rapporto Clean Citizens Campaign – coalizione europea di ONG, associazioni ambientaliste, movimenti e organizzazioni di cittadini, per una mobilità urbana a zero emissioni entro il 2030 – presentato la scorsa settimana da Legambiente, mette in luce una situazione non rosea per il nostro Paese. Milano, “migliore” delle italiane, il che è tutto dire, si colloca solo in posizione 20 su 36 città europee considerate.  Queste le dimensioni dell’analisi: spazio urbano a disposizione per pedoni e ciclisti, livello di sicurezza per pedoni e ciclisti, accessibilità e convenienza del trasporto sostenibile (trasporto pubblico, e infrastrutture di ricarica elettrica), politiche pubbliche, qualità dell’aria. 

Mentre molte città europee hanno reagito alla pandemia con nuove politiche per aumentare la vivibilità degli spazi urbani, in Italia non risulta siano stati implementati grandi progetti. A Milano, fino ad ora, a parte tanti begli annunci e qualche tentativo un po’ raffazzonato non si è ancora visto nulla di concreto. La mobilità della città è ancora troppo incentrata sull’utilizzo indiscriminato dell’automobile privata, con conseguenze oltre che sull’aria, sull’occupazione del suolo, come osserva Federico Del Prete, responsabile mobilità e spazio pubblico di Legambiente.

Già a metà febbraio si è registrato il superamento della soglia di allerta delle polveri sottili per ben 35 volte (!), gli spazi di urbanistica tattica per la riconquista delle strade da parte dei cittadini – tanto esaltata nel 2019 come inizio di una nuova era di vivibilità urbana – stanno scolorendo senza che siano seguite altre iniziative, le piste ciclabili mal congegnate – come in c.so Buenos Aires – creano sempre più malcontento e molte di queste sono sempre più invase dalle automobili parcheggiate…

La settimana scorsa è stato dato da Consiglio Comunale il via libera al Piano Aria e Clima, pur senza l’unanimità e con strascico di polemiche.  Senza entrare nel merito del documento, resta un piano a lungo termine, gli obiettivi sono da raggiungere nel 2030. Sarebbe bello vedere qualche azione a breve termine.

FV

 



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  1. Andrea GiorcelliMa se prima della gestione affidata alle tre società private (Romeo, Edilnord e GeFi) le case comunali per la maggior parte erano da sempre gestite proprio da ALER, quindi c'era già in passato una gestione unica che il Comune ha voluto spezzare.
    2 marzo 2022 • 00:36Rispondi
  2. Dario SironiNon sarebbe male che, qualcuno di Arcipelago facesse sentire una voce "alternativa" - https://ordinearchitetti.mi.it/it/news/2022-02-23/call-per-contributi
    2 marzo 2022 • 10:32Rispondi
  3. danilo pasquinila guerra, la casa, lo stadio,la vivibilità urbana e perchè no. anche gli hinterland gli umland delle città metropolitane, regioni, paesi, unioni di stati, alleanze continenti e i generi presenti sulla "palla ovale" della quale siamo NON UNICA SPECIE DIMORANTE e dalla quale fuggiamo su "orbitanti stazioni" oltre le stratosfere in attesa di porte aperte da altri mondi o pianeti, da paradisi o inferni ( è una banlizzazione dei problemi sottesi a questo incipit di parole e del senso che ognuno di noi gli vuole dare) sono riassunti nei contrnuti negli aritvoli di questa "Lettere sa Arcipelago". Non sono ne un disfarrusta ne un ncroforo ne uno che deve o vuole portare ielle di vario tipo e colore. Sono sioltanto un uomo - unuomo piccolo- che cerca di pensare osservando come girra la palla ovale e quanto di BELLO e diTRAGICO vi si sviluppi sopra o gli venga sviluppato . Tutti (?) ci poniamo il problema di come fermare la nebolosa toccica che quanto ho cercato fi riassumere e male in quese poche righe. Non sono udisdarrista ne un necrofro. HO SMPRE CERCATO DI COSTRUIRE solo con il pensoro e il confronto pacifico razinale motivato e non di rapina il piccolo habitat che ho e ho avuto intorno intprno ... oggi in tempi come quelli dei primi 40 anni del secolo scorso sento angoscia e rabbia. E non ho rispste ne dai coiddetti grandi uomini ne dai potenti stati che possano calmare la rabbia e l'angoscia. La paura l'avevo già provata allora tra i miei sei (6) e i miei 11(undici)anni e sono sempre più convinto che rabbia ed paura non siano mai cessate, ma le abbiamo portate dentro nooi conme un retaggio. dp. Difebdere la poace, ma cosa vuol dire ?
    2 marzo 2022 • 19:57Rispondi
  4. danilo pasquiniMilano è Lombardia, è Itaia ed Europa : mi fermo negli inquadramenti. geografici. Scopro che da tre giorni - vedasi il sito ATS - il medico di base è in pensìone. Nessun avviso anche se sappiamo che spedire una mail ai pazienti COSTA tempo. Ricerca di un medico di base altro. Q uasi impossibile., con tutto quello che sappiamo può succedere: voce metallica registrata - una due tre etc. -ti rinvia altrove. Dunque la Saniyà Lombarda di nuova e recentissima fattura non è più SSN (Servizio Sabutario Nazionalke, cfr. Legge del Ministro Aniasi in vigore dal 1978,e s.i.v. che embra un oggetto obsoleto un libello da Arcchivio di Stato, polveroso e maleodorante Questo in particolare dopo l'ultima legge Regionale di riforma Sanitaria caduta dall'empireo del Congiglio Regionale, forte della autonomia acquisita ormai in toto nella "Operazione Decentramento dellostato". Noi stiamo pensando e parlando della città storica e del suo territorio eroso come da uno strisciante male. Parliamo dei futuri cittadini e di quale atmosfera socioculturle dovranno vivere ed afrontare in qyelle macchine urbane prossime venture ma dimentichiamo la loro SALUTE. La stiamo già dimenticando passo per passo almeno da qualche termpo da quando gli "IMMOIIIlARISTI DELLA SANITA'" avanzano a plotoni tra loro collegati . Godono di finanziamenti di Istituti bancari, di Convenzini con la Sanità Pubblca ( CHE SOSTITISCONO ABBReVIANDO I TMPI DI ATTESA per un appuntamento o un esame ) e dal sistema ormai diffusissno dellle Polizze Sanitarie che sicuramente non inpoveriscono le beneamate Compagnie di Assurazione ...... Quale cittadino avremo , meglio quale genere umano eisterà tra brade tempo se questa premessa si avverasse? Difendere la Sanità Pubblica anche dagli Amministrsatori Pubblici che la manipolaoo - mi si lasci l'esporessione - a quale destinoi ? Come difendere la Pace. dp -
    3 marzo 2022 • 19:19Rispondi
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