10 gennaio 2020

ADDIO AL CENTRO DI AGGREGAZIONE GIOVANILE ”PUNTO E VIRGOLA “

Chiudere e riaprire, una cattiva e una buona notizia


Inspiegabili cambiamenti di un padrone di casa, in questo caso una ONLU mettono in difficoltà cittadini volonterosi. Solo il Comune e la volontà dei cittadini fanno proseguire una attività sociale importante.

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Il Centro di Aggregazione Giovanile ”Punto e Virgola “ in via Nino Bixio a Milano ha chiuso definitivamente i battenti il 31 dicembre 2019. Lo ha deciso l’Associazione Nazionale per la Tutela della Fanciullezza e della Adolescenza, ONLUS, che lo ha gestito per oltre 40 anni.

L’ annuncio della chiusura, avvenuto a fine novembre, ad anno scolastico inoltrato, ha colto di sorpresa il quartiere, le famiglie, i volontari, tutte le istituzioni compreso il Comune e soprattutto i ragazzi, circa un centinaio tra medie e superiori, che gravitavano intorno al Centro.

La risposta della città alla chiusura non si è fatta attendere ed è stata vivace e tempestiva. I volontari del Punto ai primissimi di dicembre hanno scritto al C.d.A. della Fanciullezza per conoscere i motivi della chiusura inviando copia al Comune, ai consigli di zona e alle scuole coinvolte, mentre i ragazzi lanciavano, attraverso Change.org, una petizione al Comune che in poco tempo arrivava a mille firme.

Il 13 dicembre l’avv. Dondè, presidente del C.d.A., risponde a noi e ad altri enti che la chiusura è dovuta a “Riassetti che interessano anche questioni sostanziali e logistiche relativi agli immobili … Dopo approfonditi accertamenti tecnici sullo spazio del Centro di Aggregazione Giovanile non si ritiene che sussistano le condizioni necessarie a garantire l’erogazione di un’ offerta in linea con gli standard di qualità…”

Da notare che l’ultima ispezione della ASL ai locali non aveva rilevato Non Conformità. Sono apparsi articoli sui più diffusi quotidiani quali La Repubblica e il Corriere, e proprio dal Corriere il 17 dicembre apprendiamo (avv. Dondè) che “è stata una scelta dolorosa ma obbligata perché occorrevano circa 70.000 euro per risolvere i problemi di infiltrazioni dei locali”.

Chissà, forse ad averlo saputo qualche mese prima qualcosa sarebbe potuto accadere. Seguono trasmissioni radiofoniche su Radiopopolare, pubbliche e private esternazioni di cordoglio da parte di molte istituzioni, in particolare dalle scuole di zona.

In tanti consideravano il luogo come un patrimonio prezioso di espressione e di legami collettivi così rari in una grande città come Milano.

Il 19 dicembre il Comune, nella persona della vice-sindaca Scavuzzo e del consigliere Limonta, ha dedicato un’audizione della Commissione Educazione alla chiusura del Punto e Virgola, invitando gli utenti, i volontari e la Fanciullezza, che ha preferito non intervenire.

Ora, dopo l’offerta di collaborazione del Comune ed in particolare della scuola media Manara, i volontari, con il fondamentale aiuto di alcuni genitori, si sono costituiti in associazione per portare avanti al più presto almeno lo spazio studio.

La nuova associazione si chiamerà “Agorà.2”, nome proposto dal gruppo dei volontari più giovani ed entusiasticamente approvato da tutti.

Agorà, la piazza, quale luogo di aggregazione può essere migliore? Mentre quel “punto due” vogliamo ci mantenga legati ai quarant’anni di storia lavorativa del Punto e Virgola,facendo rivivere, con l’aiuto della città e delle istituzioni, questa comunità che si è arricchita con il trascorrere degli anni della collaborazione di molti, entrando in sintonia come poche con la vita dei giovani del quartiere di Porta Venezia.

Contiamo sulla generosità e collaborazione dei cittadini milanesi e delle istituzioni che si sono dichiarate disponibili, in primis il Comune e la scuola Manara

Claudio Grasso



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  1. DonatellaGiusto salvaguardare il valore sociale, culturale, umano di questi centri di aggregazione, che sono preziosi per i quartieri.
    15 gennaio 2020 • 06:52Rispondi
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